venerdì 6 aprile 2012

Quando una mamma è in attesa...

Chiamare mamma colei che non ha ancora partorito può sembrare una contraddizione di termini; ma avere un bambino in grembo rende già madri.
Ci si sente stanche e forti, preoccupate e invincibili, sole e intimamente unite a qualcuno, impotenti e determinanti. Si, perchè la gravidanza è un percorso caratterizzato dalle contraddizioni, la prima fra tutte è data dall'essere contemporaneamente una e due.
Ma l'incontro, quando il bambino nascerà, sarà in ogni caso con uno sconosciuto: bisogna darsi il tempo di conoscersi a vicenda, di affinare giorno per giorno la comprensione reciproca. Questo può spaventare molto e generare ansie e preoccupazioni, anche eccessive.
I pensieri negativi ci sono e sono normalissimi; certo, ci fanno sentire cattivi e insensibili ma soprattutto incompresi. Questo perchè è così difficile quando tutti ci fanno i complimenti e si immaginano gioie dietro ad ogni angolo poter affermare che spesso è la fatica che fa da padrona e che per la gioia servono energie che non si trovano.
Non reprimete quei pensieri, non nascondeteli così bene da renderli introvabili; condivideteli con qualcuno di cui vi fidate, si ridimensioneranno e faranno meno paura.
Il bambino in grembo esiste già nella mente dei suoi genitori, soprattutto della sua mamma; egli è immaginato e fantasticato, a volte temuto. È importante parlarne con qualcuno, con il partner, con i propri cari, con un'amica: condividere le fatiche e i pensieri negativi permette loro di diventare più gestibili e controllabili.




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