lunedì 2 dicembre 2013

QUARANTA, dietro le quinte di un pancione



Quale genitore non ha mai sperimentato i sensi di colpa? Quale genitore non si è rimproverato aspramente per mancanze o errori, struggendosi per le presunte conseguenze?
Non siete gli unici, anzi, siete in buona compagnia.

La mamma perfetta non piange se non di gioia, non ha paura perché è la più forte del mondo, non si sente mai sola perché il suo bambino la completa, non è mai stanca perché le sue batterie sono inesauribili.

Dal giorno in cui si comunica a parenti e amici che si diventerà genitori si sente piovere intorno a sé una marea di consigli: "mangia per due!", "non ingrassare!", "riposati", "fai attività fisica!", "partorisci qui, no lì!" …Non se ne può più!

…trovare nelle altre neo mamme solidarietà e condivisione. Ciò vi renderà più forti. Ciò vi farà capire che è un'esperienza comune. Ciò vi permetterà di sentirvi sorrette.

Il mondo è pieno di gente che sa per certo come si fa ad essere un genitore perfetto, io però non ne ho ancora incontrato uno. E voi?

Diventare mamma è un evento epocale, mette in dubbio tutte le certezze, ci fa confrontare con situazioni destabilizzanti, mette alla prova ogni risorsa.

Quaranta come le settimane di gravidanza e i giorni di puerperio. Quaranta sono i piccoli articoli contenuti in questo libro. Articoli che non vogliono spiegare alle mamme "come si fa" o ai papà come essere migliori. Dei piccoli spunti che possono far riflettere, che parlano anche delle dificoltà, delle paure e della fatica (spesso taciuta o additata) che si provano in gravidanza ed anche dopo. Un piccolo libro che può accompagnare le mamme di oggi all'inizio della loro avventura.

Il libro è disponibile presso le principali librerie e online. Maggiori informazioni.

domenica 8 settembre 2013

Bisogni Educativi Speciali (B.E.S.): corso di formazione per educatori

Cantù, 9 e 14 settembre 2013
 
CORSO DI FORMAZIONE
 
La Cooperativa Progetto Sociale organizza un corso di formazione aperto a tutti gli operatori sul tema dei Bisogni Educativi Speciali dal titolo: 
“B.E.S., CHE CONFUSIONE! Intervento formativo di approfondimento sui Bisogni Educativi Speciali”. 

Formatori:
→ Dott.ssa Silvia Iseni, psicologa clinica, specializzanda in psicoterapia psicoanalitica dell’età evolutiva, collabora attivamente con il Servizio Sanitario Nazionale, ha maturato esperienza clinica presso servizi di Neuropsichiatria Infantile; educatrice professionale. Socia della Cooperativa Progetto Sociale.
Dott.ssa Francesca Lesmo, psicologa clinica, specializzanda in psicoterapia psicoanalitica dell’età evolutiva, psicopedagogista scolastica

Contenuti: L’area di svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit, infatti in ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta speciale di attenzione per una varietà di ragioni. Sono richieste, pertanto, agli educatori di assistenza scolastica, competenze trasversali per operare nella relazione con il singolo alunno portatore di Bes, il gruppo classe allargato, il team docente (quale rappresentante del contesto scolastico più generale) e la famiglia. 
Il concetto di Bisogni Educativi Speciali (BES) si basa su una visione globale della persona con riferimento al modello ICF della classificazione internazionale del funzionamento, disabilità e salute (International Classification of Functioning, disability and healt).
Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali vivono una situazione particolare, che li ostacola nell’apprendimento e nello sviluppo: questa situazione negativa può essere a livello organico, biologico, oppure familiare, sociale, ambientale, contestuale o in combinazioni di queste. 
Obiettivi del corso:
→ Conoscere e comprendere i BES;
→ Promuovere la riflessione sulle dinamiche interne ed esterne che esitano nei BES;
→ Sviluppare competenze relazionali e di intervento nel contesto scolastico e degli apprendimenti;
→ Sollecitare il pensiero creativo per orientarsi e agire all’interno delle diverse sfaccettature dei BES e della loro evoluzione del tempo, considerata la dimensione specificamente evolutiva di tali bisogni. 

Programma
Il corso si articola in due momenti formativi. 

Metodologia
Sono fornite dispense ai partecipanti per la formazione teorica; si sollecita il coinvolgimento e la partecipazione attiva di ogni professionista attraverso tecniche mirate (brain storming, role playing, simulazioni di casi, ecc.) 

Date:
9 e 14 settembre 2013

Sede
Presso lo Spazio Formazione Via Palladio n. 


giovedì 22 agosto 2013

Disturbi Specifici di Apprendimento: Diagnosi, Certificazione, Riabilitazione

Lo Studio di Psicologia Clinica della Dott.ssa Francesca Lesmo è stato autorizzato dalla Regione Lombardia, ASL di Bergamo (nota del 18/07/2013), a rilasciare certificazione valida ai fini scolastici per i Disturbi Specifici di Apprendimento, come sancito dalla legge 170/2010.

Tale certificazione, valida universalmente in ogni ordine e grado scolastico, in istituti pubblici, privati e parificati, esplicita la diagnosi e le indicazioni per gli strumenti compensativi e le misure dispensative più utili. 
Che cosa sono i DSA?
Si parla di Disturbo Specifico di Apprendimento (D.S.A.) quando un bambino mostra delle difficoltà isolate e circoscritte nella lettura, nella scrittura e nel calcolo, in una situazione in cui il livello scolastico globale e lo sviluppo intellettivo sono nella norma e non sono presenti deficit sensoriali. I disturbi specifici di apprendimento si manifestano in bambini con adeguate capacità cognitive, uditive, visive e compaiono con l'inizio dell'insegnamento scolastico. Essi si suddividono in: 
  • Dislessia: difficoltà specifica nella lettura. In genere il bambino ha difficoltà a riconoscere e comprendere i segni associati alla parola. 
  • Disgrafia: difficoltà a livello grafo-esecutivo. Riguarda la riproduzione dei segni alfabetici e numerici con tracciato incerto, irregolare. È una difficoltà che investe la scrittura ma non il contenuto. 
  • Disortografia: difficoltà ortografiche. In genere si riscontrano difficoltà a scrivere le parole usando tutti i segni alfabetici e a collocarli al posto giusto e/o a rispettare le regole ortografiche (accenti, apostrofi, forme verbali, etc.). 
  • Discalculia: difficoltà nelle abilità di calcolo e/o della scrittura e lettura del numero. 
In che cosa consiste l’iter diagnostico?
La diagnosi aiuta a conoscere le caratteristiche del disturbo e a convincersi che c’è sempre un modo per superarlo. 
La diagnosi aiuta il bambino/ragazzo a raggiungere la consapevolezza delle proprie difficoltà, ma soprattutto della propria intelligenza e delle proprie abilità (memoria visiva, creatività, ecc.); a capire che, grazie a queste e attraverso l’uso di semplici strategie, può riuscire a superare ogni ostacolo; a scegliere il percorso scolastico che desidera senza ripiegare su indirizzi scolastici che richiedono prestazioni inferiori alle proprie possibilità. 
La diagnosi aiuta i genitori e gli insegnanti a riconoscere e valorizzare i punti di forza del bambino/ragazzo; individuare la sua modalità di apprendimento privilegiata; saper tracciare un confine chiaro tra ciò che dipende o non dipende dal suo impegno. 
La diagnosi dà diritto a utilizzare mezzi compensativi e/o misure dispensative a scuola. 
In linea con le Raccomandazioni per la pratica clinica dei DSA (2007-2009) e il relativo aggiornamento, nonché con i risultati della Consensus Conference dell’Istituto Superiore di Sanità, lo Studio della Dott.ssa Lesmo si attiene al seguente protocollo diagnostico: 
  1. Colloqui di approfondimento anamnestico; 
  2. Valutazione neurologica, con particolare attenzione alla valutazione della motilità oculare estrinseca, delle competenze motorie globali e fini, della lateralità, del controllo posturale, della coordinazione, delle abilità prassiche e della presenza/assenza di deficit uditivi o della visione (a cura di un Neuropsichiatra Infantile); 
  3. Valutazione del livello cognitivo; 
  4. Valutazione delle abilità scolastiche, con prove standardizzate che riguardano abilità strumentali nell’area di lettura, scrittura e calcolo; 
  5. Valutazione psicologica dell’equilibrio emotivo del soggetto (autostima, motivazione, competenze relazionali); 
  6. Osservazioni qualitative in merito al comportamento comunicativo spontaneo del soggetto. 
Eventualmente, laddove se ne rilevi la necessità, si procede all’aggiuntiva valutazione:
  • delle competenze linguistiche (a livello fonologico, metafonologico, lessicale, morfosintattico) in produzione e comprensione; 
  • delle competenze mnestiche, attentive e visuo-spaziali; 
  • di un’approfondita psicodiagnosi; 
  • dell’invio per esami clinico-strumentali specialistici della vista e/o dell’udito. 
Come faccio a saperne di più?
La dott.ssa Lesmo organizza seminari per genitori, insegnanti e interessati tutti nella città di Bergamo e in provincia; nel primo semestre 2013 tali incontri si sono svolti a Selvino, presso la biblioteca comunale (febbraio 2013) e a Bergamo, presso la biblioteca Betty Ambiveri (maggio 2013). 
Sono in programma nuove serate per l’anno in corso.