lunedì 11 giugno 2012

Buonanotte, bebè!

Perché è così difficile il momento dell’addormentamento dei bebè per così tanti genitori?
Quante volte si sente dire “ah il mio bambino non si addormenta se non è attaccato al seno” oppure “ah non c’è verso di farlo addormentare nella culla, solo in braccio” e altri frasi simili che sicuramente in questo momento vi vengono in mente.
Per un bambino, soprattutto un neonato, lasciarsi andare al sonno è un lancio di dadi: non sa se quando si sveglierà tutto sarà ancora al suo posto, perché non ha ancora imparato che le persone esistono anche quando lui ha gli occhi chiusi e non le vede. Quindi il momento dell’addormentamento è sicuramente delicato e un po’ ansiogeno per il piccolo, ma non lo deve diventare anche per i suoi genitori se no è un po’ come passargli il messaggio “si fai bene a preoccuparti, lo sono anche io”.
La serenità di chi lo accompagna alla nanna e lo mette nel lettino è in assoluto l’unica cosa veramente necessaria al bambino per rilassarsi. Tutto il resto sono coccole che lo gratificano e sicuramente lo fanno stare bene, ma diventano un’arma a doppio taglio se la convinzione che le genera è che esse siano indispensabili allo scopo.
Mamme, papà, instaurate piuttosto una routine positiva per il bimbo che deve andare a dormire la sera: sempre alla stessa ora annunciategli che è ora di fare la nanna, coccolatelo, adagiatelo nella culla o nel lettino, fategli una carezza o cantategli una canzoncina, ma poi salutatelo e allontanatevi.
Siate sereni nel farlo perché è la cosa più importante.
E se il bimbo piange? Allora tornate da lui e ripetete la routine, ma non pensate che abbia bisogno di altro se sapete che ha il pancino pieno e il pannolino pulito. Rassicuratelo della vostra presenza, dategli un bacio e poi allontanatevi.
Il piccolo imparerà che il suo lettino è fonte di rilassamento e non di angoscia, che ci si può riposare tranquilli e non avere paura di trovarvici a tradimento dopo essersi addormentati tra le braccia di mamma o papà.
E voi genitori godetevi lo spazio lasciato dalla nanna del vostro bebè per ritrovarvi e tornare, anche solo per qualche ora, alla spensierata vita di coppia.
 
 

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